Il giovane pugliese Mario D’Ignazio, nato il 4 febbraio 1984 nella provincia di Brindisi, ha vissuto una straordinaria svolta nella sua vita nel 2009, quando ha affermato di essere stato protagonista di esperienze mistiche particolari grazie alle apparizioni della Vergine Maria. Mosso dal desiderio di condividere le sue esperienze, D’Ignazio ha aperto personalmente un blog accessibile all’indirizzo https://mariodignazioapparizioni.com/.

Fin dall’inizio delle presunte apparizioni, Mario D’Ignazio ha scelto di vivere ogni manifestazione con spirito di servizio, ponendosi come dono per gli altri e auspicando la realizzazione del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Attraverso il suo impegno costante nell’opera di evangelizzazione, basata sulle esperienze mistiche vissute, egli ha divulgato l’importanza della preghiera, condividendo il Messaggio della Riconciliazione e cercando di incarnare concretamente i principi tratti dai passaggi biblici più noti.

Una breve cronistoria della vicenda

Nel 2010, la Chiesa ha preso parte alla vicenda attraverso l’intervento di Monsignor Rocco Talucci, allora Arcivescovo di Brindisi – Ostuni. Prendendo atto dell’ampia popolarità che il fenomeno mistico narrato da Mario D’Ignazio aveva acquisito e dell’affluenza crescente di fedeli ai luoghi delle apparizioni, Monsignor Talucci ha avviato un processo di indagine al fine di raccogliere informazioni accurate riguardanti gli avvenimenti.

Dopo una prima fase di indagine, tutte le informazioni raccolte sono state inviate alla Congregazione per la Dottrina della Fede, consentendo così una valutazione approfondita della situazione. Nel frattempo, Monsignor Domenico Caliandro ha assunto la carica di Arcivescovo di Brindisi – Ostuni. Al termine di un lungo periodo di studi e approfondimenti, il Dicastero ha rilasciato una lettera datata 12 febbraio 2015, prot. n. 122/2011- 48990, attraverso la quale ha affidato a Monsignor Caliandro la piena facoltà di adottare le misure adeguate.

Alla luce delle indicazioni ricevute dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, Monsignor Caliandro ha concluso le opportune consultazioni, giungendo alla conclusione che le esperienze mistiche vissute da Mario D’Ignazio non possono essere considerate autentiche.

Mario D’Ignazio racconta la sua esperienza

In una recente intervista telefonica, Mario D’Ignazio ha condiviso la sua straordinaria esperienza riguardante le apparizioni della Vergine Maria, che hanno avuto inizio il 5 agosto 2009 e continuano ancora oggi. Ripercorrendo quei momenti, D’Ignazio ha rivelato che mentre si trovava nel giardino intento a rimuovere le erbacce, fu testimone di tre globi di luce che si fusero in un unico globo, il quale si materializzò davanti ai suoi occhi, rivelando l’immagine di una bellissima ragazza con indosso una veste bianca, una sopraveste celeste e un velo bianco, con una colomba bianca che le volteggiava intorno.

La presenza della Vergine Maria in quel momento lo colmò di gioia e commozione, facendolo entrare in uno stato di contemplazione. Con una straordinaria lucidità, riconobbe in quella luminosa visione la Madre di Dio, la quale lo esortò a recitare il Santo Rosario quotidianamente e gli fece la promessa di apparire ogni venerdì.

Da quel giorno, D’Ignazio si ritrovò ogni venerdì ai piedi di un ulivo, che divenne il luogo sacro dell’incontro con la Vergine Maria. Ogni settimana, ella lasciava un messaggio allentando il giovane all’attesa della successiva esperienza mistica. Queste manifestazioni della Vergine Maria si susseguirono con regolarità fino al 5 luglio 2010. È stato proprio in questa data che la Vergine rivelò a Mario D’Ignazio che la frequenza delle apparizioni sarebbe cambiata, divenendo mensile. Di fatto, il giovane avrebbe avuto l’onore di ricevere l’apparizione ogni 5 del mese.

Il fenomeno delle apparizioni si diffuse rapidamente e attirò fin da subito un considerevole numero di persone, con una partecipazione stimata tra 2000 e 5000 individui ad ogni manifestazione, come rilevato da D’Ignazio. Nonostante l’euforia derivante da tali esperienze, il giovane manifestò un senso di amarezza riguardo alla condotta della Chiesa, poiché la ritenne diffidente, creando allo stesso tempo confusione e divisione.

Tuttavia, D’Ignazio non si arrese e, nonostante nel 2015 il Vescovo di Brindisi – Ostuni, Monsignor Domenico Caliandro, negò l’autenticità delle apparizioni, egli continuò a ribadire che “il mistero persiste, poiché le apparizioni si ripetono e la gente continua ad accorrere”. Infatti, ciò che per lui riveste importanza primaria sono i messaggi lasciati dalla Vergine Maria, con un’enfasi centrale sulla Riconciliazione tra Dio e gli uomini.

Inoltre, durante l’intervista, emerse una seconda domanda riguardo all’esperienza più significativa vissuta durante il lungo periodo di apparizioni mistiche. Senza esitazione, D’Ignazio citò gli attimi più rilevanti, considerati autentici momenti di luce lungo il suo cammino, caratterizzati dagli incontri con la Vergine Maria.

Tra gli episodi menzionati, si annoverano la prima apparizione; l’esperienza delle stimmate corporee, avvenuta nel Venerdì Santo del 2010 ma annunciata da Gesù nell’agosto dell’anno precedente; la trasudazione di olio profumato; la lacrimazione di sangue delle statue; il fenomeno della rotazione del sole nel cielo; e la dolce e melodiosa voce della Vergine Maria, che secondo D’Ignazio, rispecchia la sua umiltà. Inoltre, D’Ignazio sottolineò che Maria scelse nuovamente un luogo semplice, un giardino, per manifestarsi, rafforzando ancora una volta la particolarità della sua esperienza mistica.

Quale messaggio nelle apparizioni mariane a Mario D’Ignazio?

Durante l’intervista, Mario D’Ignazio ha ribadito il significato profondo delle apparizioni mensili, sottolineando come “tutto sia un messaggio”. Queste apparizioni si verificano in un giardino situato alla fine di una strada chiusa, un luogo che per lui assume diverse interpretazioni. La strada chiusa simboleggia il percorso della vita che giunge a termine, aprendo la strada verso l’aldilà. La presenza degli ulivi nel giardino di famiglia di D’Ignazio rappresenta, per lui, un ulteriore messaggio inequivocabile associato alla pace.

Un altro punto affrontato nella parte finale dell’intervista riguarda la presenza di Mario D’Ignazio sulla rete, attraverso il suo blog e i canali social più popolari come Facebook, Instagram e YouTube. In proposito, D’Ignazio ha espresso una posizione chiara e diretta, sintetizzando il suo pensiero. Egli ha sottolineato l’importanza fondamentale della sua presenza online, in quanto tali strumenti rappresentano un canale privilegiato per la diffusione dei messaggi, eventi e preghiere.

Senza tali mezzi, verrebbe a mancare un importante aspetto dell’apostolato, rendendo difficile la realizzazione completa del servizio di diffusione e attirando meno persone. Di conseguenza, Mario D’Ignazio riconosce che l’utilizzo dell’online, della rete, dei social e di YouTube rappresentano il giusto mezzo per evangelizzare, che rimane l’unico obiettivo che intende perseguire con determinazione.