La Cappella Musicale del Duomo di Milano per la prima volta sarà sul palco dell’Auditorium di Milano guidata, come sempre, da Monsignor Massimo Palombella.

A proposito della Cappella Musicale del Duomo di Milano

La Cappella Musicale del Duomo è la più antica istituzione musicale di Milano, oltre che una delle più antiche d’Europa e svolge ogni giorno delle sedute doppie di prove della durata di 2 ore, una parte con i ragazzi ed i cantori adulti ed un’altra attraverso un lavoro intenso di attenzione educativa nei confronti dei ragazzi, dove la musica rappresenta uno strumento integrale della persona stessa. La formazione, infatti, è l’elemento su cui si basa la Cappella Musicale del Duomo che, fin dalle origini,  ha avuto proprio una scuola media con indirizzo musicale. Oggi la scuola prende il nome di “Franchino Gaffurio” e si trova in Via Corsico 6, proprio nell’area dei Navigli.

Consummatum est: il programma e le parole del Mons. Massimo Palombella

Il programma musicale della Cappella Musicale del Duomo si chiama “Consummatum est” che significa tutto è compiuto e si riferisce a quelle che sono le ultime parole pronunciate da Cristo sulla croce. In dialogo con i solisti, qualsiasi intervento polifonico della Cappella Musicale è paragonato ad un dipinto ad acquarello, se riusciamo ad accostare il compositore ad un autore: Caravaggio. Per qualcuno può trattarsi di un accostamento anche un po’ azzardato, ma non a chi riuscirà a notare la somiglianza tra i contrasti di suono e di colore. Una musica incantevole che, come dichiarato dal Maestro Palombella, richiede ore e ore di dedizione, in quanto c’è una notevole differenza tra “leggere” e “cantare”. Anche la musica, proprio come tutte le discipline, necessita di studio approfondito per cercare un suono specifico, che sia pertinente a quella precisa estetica. In una recente intervista, anche il Monsignor Massimo Palombella si è soffermato a parlare della prima partecipazione della Cappella Musicale del Duomo di Milano all’Auditorium: “Mi auguro che la partecipazione a questo concerto, dove si verrà a contatto con una punta di diamante del Canto Gregoriano e della produzione rinascimentale circa la passione, morte e risurrezione del Signore, possa essere per tante persone, anche lontane da un’esperienza di fede, oltre ad una fruizione estetica, un aiuto per collocare la fatica, la sofferenza, l’insoluto della vita alla luce di un orizzonte più ampio, dal sapore di eternità, di quel per sempre che i Cristiani chiamano Risurrezione

Continuiamo a leggere sul blog di Massimo Palombella: Le chiese più belle da visitare in Italia

L’Italia è di certo uno dei paesi più ricchi di storia, cultura ed arte, in grado di offrire ai visitatori autentici capolavori e posti incantevoli. Anche le chiese appartengono al patrimonio storico – artistico – culturale del paese. Esse sono sempre meta di molti turisti che inseriscono, tra le tappe delle loro vacanze, anche una visita alle chiese più note, conosciute e belle (credits: Monsignor Massimo Palombella)

Infatti, soprattutto in Italia, non si può non visitare una città senza ammirare anche i suoi edifici religiosi, impreziositi grazie al genio e alla creatività degli artisti più famosi del Bel Paese. Sono molte le chiese in Italia in grado di affascinare ed attrarre perché, al di là del credo religioso, rappresentano autentici pezzi di storia e, soprattutto, sono il simbolo delle città che le ospita. E, se si volesse fare una speciale classifica delle chiese più belle in Italia da visitare, il primo pensiero va sicuramente a Roma, con il suo famoso “Cupolone”. San Pietro, infatti, batte ogni forma di concorrenza e si posiziona al primo posto di questa speciale classifica. Per realizzarla e finirla nella sua completezza sono stati impiegati più di 100 anni, impreziosita dai capolavori di artisti del calibro di Michelangelo, Bramante, Raffaello, Gian Lorenzo Bernini e Carlo Maderno. San Pietro rappresenta il simbolo ed il centro della Cristianità, ricca di bellezza e magnificenza. A partire dalla famosa cupola, passando per il colonnato, le opere d’arte che contiene fino ai sotterranei, ogni angolo di San Pietro racchiude ha un tesoro da mostrare ed un pezzo di storia da narrare. Opera del Brunelleschi, anche Santa Maria del Fiore e la sua celebre cupola rientrano nella speciale classifica delle chiese più belle da visitare in Italia. Santa Maria del Fiore è un mix di armonia e saggezza architettonica. Elementi che le hanno consentito di diventare un autentico simbolo del Rinascimento fiorentino e, senza la quale, il panorama di Firenze non sarebbe lo stesso. Anch’essa famosa in tutto il mondo e meta di un grande flusso di pellegrini ogni anni, la Basilica di Assisi è legata alla storia del poverello dell’omonima città umbra, Francesco. L’esterno dell’edificio è abbellito grazie allo stile gotico, che si mescola al rosato della pietra di Subasio, presentando una doppia basilica: quella inferiore, più antica e oscura, e quella superiore, che sembra ascendere verso il cielo. Al suo interno, poi, c’è un’esplosione di affreschi; quello di Cimabue e di Simone Martini affiancano le meraviglie di Giotto, che ha arricchito la chiesa con il celebre ciclo delle Storie di San Francesco. Da San Francesco a San Marco, un’altra chiesa che entra di diritto nella classifica tra le più belle da visitare in Italia c’è la Basilica di San Marco a Venezia. L’arrivo delle reliquie di San Marco da Alessandria d’Egitto ha dato il “la” alla costruzione di questo edificio, ancora oggi visitato da milioni di turisti. Impreziosita dal contributi di diversi pittori di ogni corrente e provenienza, essa si affaccia sull’omonima piazza che dà il nome alla Basilica, che è il frutto della storia dell’incontro tra Oriente e Occidente. Simbolo del gotico in Italia e famoso per le sue 145 guglie che volano verso il cielo, il Duomo di Milano è il centro della vita dei lombardi e di chiunque decide di fare visita alla città. L’esterno del Duomo si presenta in bianco marmo di Condoglia, accompagnato dal portale in bronzo istoriato, frutto di un lavoro lungo più di 500 anni e terminato con la realizzazione del Tempio di Santa Maria Nascente. Inoltre, il Duomo è impreziosito dalla presenza di opere d’arte e 55 vetrate monumentali. Infine, visitando le terrazze, si apriranno davanti panorami e orizzonti affascinanti, oltre che la possibilità di ammirare da vicino le statue, i pinnacoli e la famosa Madonnina dorata. Conosciuto semplicemente come il Santo, rappresenta il cuore della città di Padova. Si tratta della Basilica di Sant’Antonio, una delle più grandi chiese del mondo, visitata ogni anni da oltre 6,5 milioni di pellegrini, divenendo uno degli edifici religiosi più venerati del mondo cristiano. Qui sono custodite le reliquie di sant’Antonio e la sua tomba. La Basilica fu costruita tra il 1232 ed il 1310; essa è molto grande ed è il risultato di diversi stili architettonici: facciata romanica con archi in stile gotico, ma con le cupole in stile bizantino. All’interno ci sono diversi tesori di arte sacra e sculture. Infine, chiudono la classifica delle chiese più belle da visitare in Italia altri due edifici religiosi che, per un motivo o per l’altro, hanno fatto la storia della città che le ospita, se non addirittura dell’intera nazione. Uno di questi è, di certo, il Duomo di Napoli, centro e cuore della città e luogo speciale per i credenti. Situato nell’omonima via, Via Duomo appunto, la cattedrale di Napoli, è dedicata alla Maria Assunta. Infatti, solo in un secondo momento è stata consacrata anche a San Gennaro, il santo patrono di Napoli. Proprio nel Duomo, oltre alla Statua, è possibile trovare il busto argenteo, con il cranio e le ampolle del sangue coagulato di San Gennaro. L’altro edificio religioso che, per storia, tradizione e prestigio rientra nella classifica delle chiese più belle da visitare in Italia è sicuramente l’Abbazia di Montecassino. Monastero fondato da San Benedetto da Norcia nel 529, è il più antico, diventando fonte di ispirazione per tutti i monasteri benedettini nel mondo. Distrutta ben 4 volte, ma sempre ricostruita, l’Abbazia è stata il simbolo della II Guerra Mondiale, a causa del violento conflitto che costò un alto numero di vittime. La caratteristica più importante del monastero, oltre alla Basilica, alla monumentale scalinata, ai chiostri, è sicuramente la Biblioteca, in cui sono conservate preziosissime opere rare ed antiche tra cui 40.000 pergamene, codici,  manoscritti, il lezionario del 1068, i libri d’Ore (libri di preghiere per i laici), gli incunaboli del ‘400, le cinquecentine e numerose rilegature e rarità bibliografiche di minime misure, libri corali, disegni e stampe del ‘700 ed ‘800.